Industria Felix: il nostro nome tra le imprese più virtuose del Sud

Siamo agricoltori prima che mugnai.
E lo siamo anche oggi, mentre ci prepariamo a salire su un palco che di solito non è il nostro. Quello del Premio Industria Felix, uno dei riconoscimenti più autorevoli assegnati alle imprese italiane che si distinguono per competitività, affidabilità finanziaria e, in alcuni casi, anche per sostenibilità.

Domani, 10 aprile, a Villa Romanazzi Carducci di Bari, riceveremo questo premio.
Lo farà il nostro amministratore Nicola De Vita, accompagnato da Francesca e Vincenzo, i suoi figli, il presente e il futuro del Molino De Vita.
Saremo l’unica impresa molitoria tra le novanta aziende selezionate tra le regioni di Basilicata, Calabria, Molise e Puglia.

Il premio viene assegnato da Industria Felix Magazine, supplemento economico de Il Sole 24 Ore, in collaborazione con Cerved dopo un’analisi rigorosa condotta su oltre 17.000 bilanci dell’anno fiscale 2023. L’evento sarà presentato dalla giornalista del TG1 Maria Soave e sarà dedicato al professor Federico Pirro, docente universitario e tra i fondatori del comitato scientifico del Premio.

Quando ci hanno comunicato che avremmo ricevuto questo riconoscimento, ci siamo emozionati. Non tanto per la visibilità — non è quella che cerchiamo — ma perché ci è sembrato un modo concreto per dire che sì, si può fare impresa partendo dalla terra. Che si può restare coerenti, solidi, presenti. Anche nei numeri.

Noi coltivavamo grano, cosa che facciamo ancora, ed a un certo punto ci siamo detti: “perché non trasformarlo noi?”.
Oggi produciamo solo semola per pastifici, con un approccio sartoriale: ogni cliente ha esigenze diverse, e noi lavoriamo per adattarci, con la precisione di chi conosce il prodotto dalla radice.
Il 75% della nostra produzione è biologica.
E uno studio dell’Università di Milano ha certificato il valore della nostra semola integrale, per le sue proprietà nutrizionali e l’alto contenuto di fibre nobili.

Siamo nati agricoltori, lo ripetiamo spesso.
Ma nel tempo siamo diventati anche imprenditori. Non solo perché lo abbiamo studiato, ma anche perché lo abbiamo imparato sul campo.
E se domani saremo lì, tra tante aziende di valore, a rappresentare il nostro territorio e il nostro lavoro, è anche perché non abbiamo mai smesso di credere in quello che facciamo.

Ci teniamo a condividere questa notizia con chi ci conosce, con chi lavora con noi, con chi sceglie la nostra semola, ogni giorno.
Perché questo premio, prima di tutto, è una conferma. Che si può costruire qualcosa di solido partendo da un campo di grano.

Domani, a Bari, porteremo con noi Casalvecchio. E quell’aria sottile che si respira tra i Monti Dauni e il Gargano, che non si vede nei numeri di bilancio, ma per noi fa tutta la differenza del mondo.